Buongiorno amici, in occasione del giorno della memoria voglio condividere con voi una storiella del brillante scrittore ebreo Moni Ovadia che interpreta la Shoah con sagacia ed ironia:
In un lager un ebreo cerca di afferrare una buccia di patata.
Il nazista gli blocca la mano col tacco della scarpa dicendo: “Ho un occhio di vetro: se indovini qual è puoi mangiare la buccia, altrimenti muori“.
“È il sinistro” risponde l’ebreo.
“Come hai fatto a capirlo?” chiede incuriosito il nazista.
“Ha un barlume di umanità” replica l’ebreo.
Morale della storia: L’ironia ti salva la vita.
Cos’è il giorno della memoria?
Il 27 gennaio di ogni anno si celebra il giorno della memoria per ricordare le vittime della Shoah in occasione dell’anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz e la liberazione del più grande campo di sterminio nazista, avvenuta nel 1945.
Shoah in ebraico significa catastrofe.
Tenere viva la memoria è un atto di civiltà necessario per prevenire ed evitare una nuova catastrofe.
Ricordiamocelo.