GESTIONE DEL TEMPO PER FREE LANCE INCASINATI – Parte I

gestione del tempo

Una delle difficoltà più frequenti che ci troviamo ad affrontare nel momento in cui decidiamo di metterci in proprio riguarda la gestione del tempo. Possiamo pensare di avere solo 24 ore oppure renderci conto di avere addirittura 24 ore a nostra disposizione. È una questione di prospettiva.

Come diceva Henry Van Dyke:

Il tempo è troppo lento per chi soffre, troppo breve per chi gioisce, troppo lungo per chi aspetta”.

Senza girarci troppo intorno voglio condividere con voi alcune strategie per sconfiggere le perdite di tempo guadagnando qualche ora per fare quello che vi pare.

  1. Trovate la motivazione che fa per voi.

È possibile trovare il tempo per qualsiasi cosa a patto che la desideriamo davvero. Talvolta siamo così presi dal nostro quotidiano che confondiamo l’attività con la produttività, perdendo di vista i nostri reali obiettivi.

Il modo in cui impieghiamo il nostro tempo determina la qualità della nostra vita e influisce sui risultati che otteniamo nel lavoro, in famiglia e nel tempo libero.

Quando penso di non avere abbastanza tempo mi focalizzo sulle attività che voglio intraprendere e sul perché desidero farlo. Funziona!

  1. Imparate dal Feng Shui.

Se anche la vostra scrivania è colma di oggetti, fogli, libri e materiale non bene identificato, è giunto il momento di fare una bella pulizia.

Possedere troppe cose rallenta la nostra attività quotidiana e anziché agevolarci ci fa sprecare tempo ed energia.

Create due pile: “Cose da buttare” e “Cose da archiviare” e siate determinati a liberarvi del superfluo.  Gettate tutto ciò che non usate, lo spazio che guadagnerete vi farà risparmiare minuti preziosi per dedicarvi a quello che amate davvero.

  1. Fatelo subito!

La tendenza a rimandare è una delle trappole più diffuse e pericolose in cui possiamo incappare quando lavoriamo da free lance. Abbiamo scelto di lavorare autonomamente per avere la piena gestione del tempo a nostra disposizione, perché mai dovremmo stressarci?

Per ottenere dei risultati efficaci dobbiamo imparare ad autogestirci trovando il giusto equilibrio tra disciplina e tempo libero.

Vi dico il mio metodo, semplice e veloce. Quando ho da fare qualcosa e so che potrei cedere alla pigrizia e rimandarla, agisco subito. Just do it!

To be continued….

DUE SEMPLICI TRUCCHI PER VINCERE LO STRESS E MIGLIORARE LA CONCENTRAZIONE

Tutti i santi giorni siamo presi da mille impegni, la routine ci deprime e il tempo da dedicare a noi stessi è una chimera. Una delle parole più ricorrenti nel nostro vocabolario è “STRESS”. Ma cos’è lo stress?

Lo stress è la risposta del nostro organismo alla pressione  che riceve da diversi tipi di stimoli, che possono essere fisici, mentali, sociali o ambientali (la fatica, gli impegni di lavoro, gli obblighi, le richieste del contesto in cui viviamo). Ci sono due tipi di stress:

L’ EUSTRESS: è lo “STRESS BUONO”, ossia la stimolazione fisiologica che ci induce a produrre risultati maggiori, utilizzando al meglio le nostre risorse fisiche e mentali.

IL DISTRESS: è la componente negativa dello stress, la risposta dell’organismo che produce debolezza e genera angoscia, panico e paura, rendendoci improduttivi.

stress

Quando non riusciamo a gestire in modo efficace questo secondo tipo di stress ci troviamo in uno stato mentale negativo che abbassa il livello delle nostre performance. Ma c’è una buona notizia: Ho scoperto che esistono dei SEMPLICI TRUCCHI PER RIDURRE LO STRESS e soprattutto MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA NOSTRA VITA. Per raggiungere i nostri obiettivi abbiamo bisogno di sviluppare due capacità:

  1. La capacità di RILASSARCI
  2. La capacità di CONCENTRARCI

RILASSAMENTO e CONCENTRAZIONE influenzano qualsiasi ambito della nostra vita, ragion per cui, saperle usare per gestire lo stress può modificare la qualità dei risultati che otteniamo.

rilassamento

Le tecniche di rilassamento sono una meravigliosa strategia che consente al nostro cervello di:

  • rallentare la sua attività per consentigli di immagazzinare nuove informazioni
  • mantenere la calma nei momenti di forte stress
  • scaricare le tensioni fisiche e muscolari in eccesso

Nella fase di rilassamento il cervello è nella condizione ideale per produrre spontaneamente pensieri associativi e intuitivi, per memorizzare e apprendere. Nonostante appaiano semplici, le tecniche di rilassamento sono molto potenti e la loro efficacia è immediata.

Il rilassamento da solo non basta. Occorre imparare a focalizzare la mente sull’attività che stiamo svolgendo. Questo farà la differenza. Infatti, non essendo innata, la CONCENTRAZIONE SI PUÒ SVILUPPARE con un po’ di attenzione e con qualche accorgimento.

concentrazione

3 SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE LA CONCENTRAZIONE:

  1. PRENDITI CURA DI TE. La concentrazione è influenzata dalle condizioni fisiologiche, come per esempio la stanchezza o la fame. Riposa a sufficienza, concediti piccole pause durante il lavoro e assicura al tuo corpo il giusto nutrimento in modo da fornire al tuo organismo l’energia necessaria per mettere in moto il cervello.
  2. INDIVIDUA L’OBIETTIVO. Sapere dove si focalizza la tua attenzione durante l’attività che svolgi è fondamentale. Quando intraprendi qualcosa chiedi a te stesso: COSA VOGLIO OTTENERE? QUALE OBIETTIVO VOGLIO RAGGIUNGERE? Formula le domande giuste e avrai le risposte giuste.
  3. TROVA IL TUO PERCHÉ. Se sposti l’attenzione sulla motivazione che ti spinge a compiere una determinata attività stabilisci un coinvolgimento emotivo immediato. Maggiore sarà il tuo coinvolgimento emotivo più alto sarà il tuo livello di concentrazione!

8 SUGGERIMENTI LAMPO PER SCRIVERE SUL WEB IN MODO EFFICACE

  1. CATTURA L’ATTENZIONE SUBITO. Evidenziare titolo, introduzione e parole chiave, magari usando il grassetto, così come utilizzare immagini impattanti e coerenti, FA LA DIFFERENZA. Sul web prevale la lettura veloce quindi è preferibile scegliere poche parole in grado di esprimere al meglio il concetto.scrivere sul web in modo efficace
  2. SCRIVI FACILE. Serviti di un vocabolario ricco ma semplice, in modo che il messaggio arrivi senza intoppi al destinatario.
  3. RENDI IL TESTO LEGGIBILE. Usa font sufficientemente grandi ed in contrasto con lo sfondo per rendere più piacevole la lettura sullo schermo.
  4. SUDDIVIDI IL TESTO. Creare piccoli raggruppamenti di frasi invoglia il lettore a continuare la lettura. In questo modo il testo appare più snello e fruibile.
  5. FRASI BREVI ed INCISIVE. Evita i periodi ricchi di subordinate, prediligi le strutture poco articolate, ricorda che il tuo obiettivo è COMUNICARE concetti. Meglio se in modo fluido ed efficace.
  6. ORTOGRAFIA. Occhio agli Orrori ortografici. Certo siamo umani, può scappare ma prima di pubblicare RILEGGI, RILEGGI e poi RILEGGI.
  7. CREA COLLEGAMENTI. Inserisci link per arricchire il discorso richiamando contenuti presenti in altri articoli/pagine del tuo sito in modo da stimolare la curiosità ed offrire al lettore spunti per approfondire l’argomento.
  8. LESS IS MORE. Dopo aver concluso il tuo articolo rileggilo e togli il superfluo!

Hai mai sentito parlare di storytelling? scopri 5 buoni motivi per creare la tua storia di successo: https://vivalacopy.wordpress.com/2015/06/26/perche-fare-storytelling-5-buoni-motivi-per-creare-la-tua-storia-di-successo/

BRAND MISTAKES. 4 ERRORI DI BRANDING CHE EVITERAI DOPO AVER LETTO QUESTO ARTICOLO

Abbiamo già affrontato il tema dell’importanza di un brand forte (vedi articolo Brand Obsession*) tuttavia, entrando in contatto ogni giorno con aziende di vari settori e dimensioni, mi rendo conto che sono pochi gli imprenditori che riescono  a valorizzare l’immagine della propria impresa.Brand

Quali sono gli errori più comuni in cui è facile incorrere nel momento in cui decidiamo di lanciare il nostro brand sul mercato?

  1. GENERICITÀ. Il nome che scegliamo racchiude le coordinate del nostro mondo possibile**. Esso costituisce la rappresentazione visiva dei valori, del tono di voce**, della reputazione**; in una parola: l’identità dell’azienda.  Se la definizione del brand è poco chiara, l’azienda sarà poco riconoscibile e apparirà come “una delle tante” possibili scelte. Per comunicare in modo efficace quello che facciamo è fondamentale evidenziare i tratti distintivi che rendono il nostro brand unico nel panorama della concorrenza.
  2. INCOERENZA. La comunicazione riguarda tutto quello che l’azienda fa nell’interazione con i suoi pubblici di riferimento (fornitori, clienti, istituzioni, mass media etc.). Nel dichiarare i suoi valori nella mission**, l’impresa si assume la responsabilità di tener fede all’ immagine che crea nella mente di coloro che la seguono. Volendo fare un esempio, se dichiaro di essere un brand “eco friendly” di certo risulterà incoerente la mia scelta di utilizzare prodotti altamente tossici per l’ambiente.
  3. PROMESSE INFRANTE. Da piccola mi hanno insegnato che “una promessa è una promessa”. Fate quello che volete, ma rispettate le promesse. O piuttosto, se vi rendete conto che avete esagerato, ridimensionatevi. Promettete solo ciò che sapete di poter mantenere. In ballo c’è la reputazione** della vostra azienda.
  4. IGNORARE I SOCIAL. I social network sono uno strumento imprescindibile per monitorare il target. Sono piazze virtuali in cui tutti si sentono liberi di esprimere la propria opinione. Grazie ai social network ogni azienda può comunicare in modo diretto con il suo pubblico, individuare i trend del mercato ed elaborare le strategie migliori per soddisfarlo. Ignorare i social network significa chiudere una finestra sul mondo e favorire i competitor. Assicuratevi una gestione social che supporti lo sviluppo del vostro brand e godetevi i frutti di una comunicazione vincente.

*Brand obsession: https://vivalacopy.wordpress.com/2015/05/24/brand-obsession/

**Per chiarimenti dai un’occhiata a Pills, piccolo glossario contenente il significato dei termini tecnici della comunicazione:

https://vivalacopy.wordpress.com/parole-chiave/pills/

BRAND OBSESSION

Da un po’ di tempo a questa parte non si fa altro che parlare di brand.

Ma cos’ è? E perché è importante? Proviamo a chiarirci un po’ le idee…

Perché per un’impresa è importante avere un brand forte?

Il brand è la rappresentazione visiva e concettuale dell’ identità di un’impresa. La sintesi dei valori, dello stile e del discorso che essa vuole raccontare.  Nell’ era della comunicazione digitale il concetto di gestione del brand si estende anche al professionista oggi chiamato ad esprimere le proprie competenze e attitudini in modo sintetico ed efficace al fine di ottimizzare il proprio posizionamento nella mente dei potenziali clienti.

brand

Ma come è possibile fare emergere il proprio brand nel mare della concorrenza?

La forza di un brand è legata alla sua capacità di essere distintivo, sintetico, coerente e credibile.

Il brand è un attore sociale che produce senso e veicola valori. Esso è un mediatore tra la cultura d’impresa e quella della vita quotidiana, il punto d’incontro tra produzione e consumo. Per gestire in modo efficace un brand occorre saper integrare e amministrare soprattutto elementi di natura immateriale. L’unica certezza di un’impresa in una società caratterizzata da cambiamenti così frequenti è possedere un brand dotato di un’immagine e un’identità ben definita.

loghi

Come si crea un’identità forte?

Una marca non esiste al di fuori del suo discorso. Dunque, è fondamentale per la stabilità del brand l’individuazione dei valori di base da collocare nel cuore del suo mondo. Valori fissi e riconoscibili da comunicare aggiornando costantemente le modalità espressive.

L’essere umano possiede una dimensione simbolica che applica a tutte le sfere del suo comportamento, compresa quella del consumo. Le imprese, da un punto di vista strategico, fanno ricorso a proprietà simboliche, valori, idee, rappresentazioni collettive che pervadono l’universo dei prodotti e che possono essere rese esplicite tramite il discorso della marca.

Cosa s’intende per “mondi possibili” ?

Raccontando storie la marca crea mondi possibili attribuendo un territorio e dando sostanza ai suoi valori. Questi sono mondi finzionali o realistici in cui gli individui si proiettano e s’identificano. Parlando il linguaggio dei valori la marca non si rivolge al consumatore bensì all’individuo, compreso nella totalità del suo essere, della sua personalità, dei suoi bisogni.