Content Marketing: Le tecniche più efficaci per scrivere sul web

Oggi ti parlo di scrittura sul web. Senza fronzoli o grandi giri di parole, cercando di darti poche, semplici informazioni per aiutarti a gestire in modo efficace la comunicazione della tua impresa. Cominciamo!

Per scrivere contenuti efficaci, che riescano ad essere attraenti per il tuo pubblico, hai bisogno di conoscere delle tecniche che facciano decollare la tua comunicazione sul web. Non ti sto chiedendo di diventare un copywriter  ma voglio mostrarti come, con piccoli accorgimenti, puoi fare una grande differenza nel modo di comunicare con i tuoi clienti.

Scrivere un contenuto di valore significa avere le idee chiare su:

  1. COSA VUOI DIRE
  2. COME VUOI DIRLO
  3. PERCHÉ VUOI DIRLO

Pensieri confusi generano contenuti contorti.  

I tuoi clienti invece hanno bisogno di indicazioni chiare e precise su:

  1. QUALI PRODOTTI/SERVIZI OFFRI

  2. QUALI BENEFICI TRARRANNO ACQUISTANDOLI

  3. QUANTO COSTANO

  4. COME/DOVE POSSONO COMPRARLI

La domanda che tutti si fanno è: Cosa vogliono davvero i clienti?

Vogliono ascoltare una storia in grado di ispirarli, vogliono conoscere i tuoi prodotti ed essere guidati ma sentendosi  liberi di sceglierli, vogliono poterli acquistare sempre e ovunque TRAENDO IL MASSIMO BENEFICIO CON IL MINIMO DISPENDIO DI RISORSE (TEMPO – SOLDI – ENERGIA).

Ti chiedo scusa in anticipo se sarò un po’ ruvida nel dirtelo ma voglio essere onesta con te:

ai tuoi clienti non interessano le tue seghe mentali.  Se sono da te è solo perché cercano una risposta ai loro problemi e pensano che tu sia la persona migliore in grado di aiutarli alle loro condizioni.

Quindi prima di cominciare a scrivere metti a fuoco le idee e chiediti quali risultati vuoi ottenere dalla pubblicazione dei tuoi contenuti (testi di un sito, articoli su un blog, post sui social network etc.). Al momento di elaborare un testo è necessario che tu sia consapevole che

LE PAROLE CHE SCEGLI INFLUENZANO I RISULTATI CHE OTTIENI.

Organizza quello che hai da dire per punti: questo faciliterà te in fase di creazione del contenuto e chi ti legge si concentrerà sui messaggi più rilevanti.

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A questo punto, per supportarti nella creazione di testi per il web, ecco alcune delle tecniche più utilizzate al mondo per scrivere contenuti persuasivi:

EXPOSITORY WRITING: Questa tecnica ti suggerisce di organizzare il contenuto dividendolo in 3 fasi:

  1. Nella prima fase di’ ciò che stai per dire: in questa parte scrivi un contenuto che ti consenta di introdurre il discorso e catturare l’attenzione di chi ti legge. Per esempio, ti occupi della comunicazione di un festival teatrale e vuoi raccontare di uno spettacolo per invitare le persone a vederlo. Potresti  cominciare con qualcosa del genere: “Love story: una serata all’insegna delle emozioni più autentiche”.
  2. Nella seconda lo dici: qui esponi il nocciolo della questione. Parli del tema sviluppando le argomentazioni a supporto del messaggio centrale; tornando all’esempio di sopra, è questa la parte in cui spiegherai perché lo spettacolo di cui parli emozionerà gli spettatori ed entrerai nel dettaglio dell’argomento.
  3. Nella terza lo dici ancora: ribadisci il concetto principale con un breve riepilogo e chiudi fornendo indicazioni e invitando all’azione. Se il tuo obiettivo è vendere lo spettacolo scriverai qualcosa del genere: “Vivi la storia d’amore più romantica di tutti i tempi, acquista il biglietto ad un prezzo imperdibile ”.

 

PIRAMIDE ROVESCIATA: è la tecnica delle 5W + H che consiste nel fornire all’utente tutte le informazioni più importanti nella parte iniziale per poi scendere nei dettagli nel prosieguo dell’articolo. Quindi in fase di attacco assicurati di dire chi (who) dice cosa (what) quando (when)  dove (where)  perché (why) e come (how).

Ovviamente è la modalità del racconto, lo stile che utilizzi a fare la differenza. A questo proposito ecco 4 SUGGERIMENTI PER AUMENTARE L’ENGAGEMENT:

  1. Un buon modo per entrare in empatia con il lettore è iniziare l’articolo con una domanda per stimolarne l’interesse ed il coinvolgimento. Per esempio: Vuoi scoprire un modo per avere più tempo da dedicare alle tue passioniEcco 10 suggerimenti per risparmiare un’ora al giorno e goderti lo stile di vita che desideri.

 

  1. Un altro modo di avvicinarti al lettore è parlare di un argomento raccontando la tua esperienza diretta, o quella di qualcun altro, per dare concretezza al tema e stimolare l’identificazione e quindi la partecipazione emotiva di chi legge. Il vantaggio di questo tipo di approccio consiste nel fatto che produce maggiore curiosità e un interesse immediato.

 

  1. Occhio alla punteggiatura. I testi che scrivi hanno un suono una volta che vengono letti. Punti, virgole e punti esclamativi servono a conferire un ritmo, una musicalità alle frasi. Il modo in cui utilizzi i segni di interpunzione aiuta il lettore a concentrarsi sulle parole più importanti.

 

  1. Immergi il lettore nel testo. Le parole che utilizziamo hanno il potere di creare mondi possibili stimolando i sensi e rendendo il lettore partecipe della nostra storia. Facciamo un esempio: Poniamo il caso che tu abbia un ristorante: hai l’esigenza di raccontare le sensazioni che si provano assaggiando le prelibatezze che prepari per i tuoi clienti. Una strategia di comunicazione vincente prevederà la scelta di parole in grado di descrivere sapori, aromi, consistenze e profumi perfette per far venire l’acquolina in bocca a chi ti legge.

Una scrittura di questo tipo presuppone un’abilità linguistica maggiore ma produce risultati straordinari in virtù dell’elevato coinvolgimento che suscita nei lettori.

 

Quindi, ricapitolando: Hai un prodotto o un servizio da promuovere?

Metti da parte i dati tecnici per un istante e CONCENTRATI SUI BENEFICI CHE OFFRI AI TUOI CLIENTI. Una volta individuati i benefici, scegli la tecnica che più ti identifica e crea i contenuti più adatti a comunicare il tuo messaggio. Ricorda che:

LE PAROLE CHE SCEGLI INFLUENZANO I RISULTATI CHE OTTIENI.

 

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Mal di testa?  Basta un colpo e torni a sorridere.

TUO FIGLIO NON È STRANO, È SOLO AFFETTO DA CREATIVITÁ DIFFUSA PUNTIFORME.

La CDF, Creatività Diffusa Puntiforme è una patologia che colpisce il 40% della popolazione mondiale, senza distinzioni di sesso, razza o ceto sociale. Essendo virale, la Creatività Diffusa Puntiforme può essere particolarmente contagiosa nei casi in cui l’individuo venga a contatto con personalità brillanti in grado di produrre ispirazione profonda o innescare ragionamenti che lascino la mente libera di volare oltre gli schemi.  Tuo figlio è affetto da Creatività Diffusa Puntiforme se manifesta i seguenti sintomi:

  1. Sogno ad occhi aperti. I processi cerebrali attivati nel “sogno ad occhi aperti” sono gli stessi associati alla fantasia e alla creatività. Quando, guardando tuo figlio, nutrirai il sospetto che abbia la testa tra le nuvole in realtà potrebbe trovarsi in una fase di incubazione creativa.sogno ad occhi aperti
  2. Osservazione di ogni cosa. Nei casi avanzati la Creatività Diffusa Puntiforme comporta una vivace curiosità unita alla capacità di leggere negli eventi innumerevoli possibilità. Il creativo riesce a cogliere piccoli dettagli e a caricarli di significati profondi e inattesi.
  3. Propensione a lavorare ad orari insoliti. Se tuo figlio ha scambiato il giorno per la notte e non usa più il pannolino da almeno 25 anni, è probabile che segua il flusso della sua mente e strutturi le sue giornate di conseguenza.
  4. Bisogno di solitudine. Gli individui affetti da Creatività Diffusa Puntiforme hanno bisogno di entrare in contatto con la loro parte più intima per riuscire ad esprimere ciò che hanno dentro.
  5. Ricerca di nuove esperienze. La produzione creativa è l’espressione tangibile di un mix di apertura emozionale, attitudine all’ elaborazione fantastica e spiccato orientamento all’ esplorazione.ricercare nuove esperienze
  6. Necessità di circondarsi di bellezza. L’animo creativo si nutre di bellezza. Il senso estetico va ricercato e contemplato ovunque ed in ogni sua forma.
  7. Perdita della cognizione del tempo. Nello stato di Creatività Diffusa Puntiforme l’individuo si pone in una condizione mentale di totale estraneità rispetto allo scorrere del tempo. La sua concentrazione è tale da renderlo immune da qualsiasi pressione esercitata dall’ ambiente esterno.
  8. Capacità di unire i puntini. Nei casi più gravi di Creatività Diffusa Puntiforme i soggetti costruiscono nella loro mente una visione, frutto dell’incontro di pensieri, idee e situazioni diverse. Talvolta tale visione genera scenari e azioni in grado di condizionare la vita di molti, determinando cambiamenti epocali.  

Se hai riconosciuto almeno 6 di questi 8 sintomi tuo figlio è destinato ad essere un individuo fuori dal comune. Tranquillo, in un mondo che funziona al contrario vince chi ragiona abbattendo la rigidità degli schemi e lasciando il pensiero libero di fluire, alla ricerca di associazioni e spunti in grado di arricchirlo e di produrre crescita. E poi ogni tanto, tra tutti gli individui affetti da Creatività Diffusa Puntiforme, emerge un genio. Riconosci qualcuno?Steve Jobs giovane con la mela

La creatività è solo saper connettere le cose. Quando si chiede alle persone creative come hanno fatto qualcosa, si sentono un po’ in colpa, perché in realtà non lo fanno, hanno solo visto qualcosa.

“Non è possibile unire i puntini guardando avanti; potete solo unirli guardandovi all’ indietro. Dovete aver fiducia. Fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire. Dovete credere in qualcosa.”

Steve Jobs

L’alba di una copy.

Ogni giorno un copywriter si sveglia e sa che dovrà avere un’idea geniale.

Milioni di copy escono dal corso di laurea in Scienze della Comunicazione inseguendo un sogno.

Molti scalderanno le sedie di agenzie creative, moltissimi cambieranno strada. Pochi persevereranno e raggiungeranno il loro obiettivo: lavorare come freelance per avere la soddisfazione di dire al mondo: “Mi guadagno da vivere scrivendo”.

Ecco il punto. Il “Copywriter” è un lavoro!

mi assomiglia!

In questo periodo si sente molto parlare di STORYTELLING: Il copywriter lo impara sul campo.

Per esempio quando la mattina di Natale davanti allo specchio chiede a sé stesso: “E adesso cosa racconto ai miei parenti che a pranzo mi chiederanno: “Ma tu, di preciso, DI COSA TI OCCUPI?!?” e a quel punto, dopo aver fatto un lungo respiro hai tre opzioni:

A. “Scrivo”. E la risposta è: “Si, ma per  lavoro dico…?!?”

B. “Sono una creativa*”. E qui c’è zia Maria (come so che si chiama così? in ogni famiglia c’è una zia Maria, lo sanno tutti!) che dice:”Si lo sei sempre stata, già da piccola non facevi altro che scarabocchiare ogni cosa che ti capitasse a tiro”.

C. “Lavoro in un call center”. Risposta: “Te l’avevo detto che avresti dovuto seguire le orme di tuo padre, e fare medicina..cos’ è che hai studiato, Scienze dell’educazione?!?” (sempre meglio di Scienze delle Merendine!)

Ad ogni modo una cosa è certa. Anche se non capiranno mai che lavoro fai, ti chiederanno sempre di scrivere i loro biglietti d’auguri.

*Nota per i non addetti ai lavori: In gergo pubblicitario per coppia creativa s’intende quella costituita da un art director, banalmente detto “grafico” e un copywriter, che si occupa della parte testuale.